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La storia di Francesco Santino disperso in America
A volte le storie si raccontano altre volte si lasciano raccontare. Questo invece è uno di quei casi in cui una storia si vorrebbe proprio cambiare, soprattutto nel finale. È la storia di Francesco Santino, classe 1903, fu Luciano e fu Francesca Santino, partito da Gratteri a 18 anni e disperso in America.
Ma iniziamo dal principio con la speranza di poterne ritrovare i discendenti. Buona lettura. Della famiglia Santino a Gratteri, come si evince dai documenti d’archivio, si hanno notizie almeno fin dal sec. XVIII nella variante Santini, cognome patronimico (figlio di Santino):
“Domenico Santini possiede 500 viti di vigna e un piede di zorbo nel feudo di Rapputi contrata Chitana vicino le vigne di Don Pietro Gallo” (Archivio di Stato di Palermo, Riveli, anno 1748).
Seguendo la linea genealogica, grazie alla consultazione degli atti di nascita e di matrimonio, sappiamo anche che nel 1760 nacque a Gratteri Francesco Santino fu Rosario che sposò Sebastiana Cirincione. Dalla loro unione nasceranno Santino Rosario (1802-1848), Giuseppe (1788-1848), Giovanna (1794-1852) e Antonino (1795 ).
Quest’ultimo figlio sposò nel 1826 Giuseppa Culotta (1797) da cui ebbe 3 bambini: Santino Maria (1828), Francesco (1833), Vincenzo (1834). Santino Francesco, di professione bordonajo, sposò Rosa Castiglia (1838) figlia di un pastore di Pollina, da cui ebbe 4 figli: Santino Giacomo (1875), Antonino (1866), Sebastiana (1860), Luciano (1872).
Luciano sposò la prima cugina Francesca (1877), figlia di Antonino Santino che abitava in via Ciuffarello, poi emigrati in America nei primi del 1900 per poi rientrare a Gratteri. Dalla loro unione nasceranno 5 figli: Santino Rosa, Rosaria, Francesco, Gioacchina e Rosario. Questa è proprio la storia di uno dei loro figli, Francesco.
Francesco nasce proprio in America nel 1903 ma cresce a Gratteri fino all’età di 18 anni quando, di sua iniziativa, decide di imbarcarsi a Napoli per ritornare a rivedere la statua della Libertà. Un sogno comune a tanti giovani italiani di quel periodo, che partivano per trovare fortuna in quella terra lontana.
Dal giorno dell’ultimo addio, i genitori, Luciuzzu e Ciccina, ne persero le notizie, passando il resto dei loro giorni con la speranza di poterlo riabbracciare almeno per un’ultima volta. Purtroppo di Ciccio non si ebbero più notizie almeno fino a quando, l’ultimo degli otto figli, Raffaele, avuti dalla moglie Severina (anche lei di origine siciliana), trovandosi militare in Germania, decide di visitare Gratteri.
Così alla fine nel 1960 Frank riesce a ritornare a Gratteri per riabbracciare il fratello Rosario e le sorelle ma non trovando più i genitori. Tuttavia, dopo il suo rientro in America si perderanno nuovamente i contatti fino a quando, il fratello Saro, grazie all’aiuto dell’ambasciata italiana, riuscì finalmente a trovare l’indirizzo e mettersi in contatto con lui. Quella fu l’ultima volta che i due riuscirono a comunicare.
Prima di morire Frank raccomandò ai figli di non dimenticare Gratteri, i parenti e i cugini siciliani. Purtoppo però, questo non succederà perché dei Santino in America, ancora oggi, non si hanno più notizie.
(Ricostruzione genealogica di M.Fragale)
In foto Francesco Santino, la moglie Severina e i figli Luciano, Francesca, Maria, Anna, Teresa, Jackeline, Giuseppe, Raffaele (foto A.Cirincione)
In foto Rosario Santino, la moglie e i figli: Luciano, Pietro, Francesco e Francesca (foto di R.Cillufo) #iltempodelritorno