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Sam (Santo) Di Francesca e la sua famiglia in America
Oggi conosceremo la storia della famiglia di Santo (Sam) Di Francesca, emigrato in America nel 1960.
1) Di quale paese è originario?
Sono di Gratteri, Palermo.
2) Cosa ricorda del suo paese di origine? Benche’ Gratteri fosse un paese poverello, era ricco di tante bellezze naturali. Noi paesani ci conoscevamo quasi tutti, la maggioranza erano parenti, il resto amici.
La gente era onesta, atti criminali non estistevano “quasi” mai. Mi ricordo le ricorrenze principali: San Giacomo, le Sante Spine, la Vecchia, ect. Tutto si sviluppava attorno alla Santa Chiesa e quasi tutti partecipavano.
3) Quando è nato?
Il 9 Febbraio del 1944.
4) Chi erano i suoi genitori e i suoi fratelli?
Mio padre si chiamava Salvatore Di Francesca nato nel 1911 da Giuseppe (fu Antonino e Chichi Maria Stella) e Marianna D’Agostaro (fu Rosario e Civello Rosaria). Mia madre Sebastiana Giovanna Di Francesca di Giuseppe (fu Santo e Bianca Mariangela) e Giuseppa Civello (fu Antonino e Civello Angela). Mia sorella si chiama Maria Anna (detta in America ‘Ieni’) e i miei fratelli Giuseppe (Joe), Rosario (Roy), e Angelo.
5) Quando arrivò per la prima volta in America?
Arrivai il 23 Maggio del 1960.
6) Con chi partì e da dove?
Sono partito con i miei genitori e fratelli, con la nave Saturnia da Palermo a New York.
7) Quanto tempo durò il viaggio?
Dodici giorni.
8) Dove andò appena sbarcato a New York? Da mio zio a Brooklyn N.Y. abbiamo vissuto con loro per un paio di settimane.
9) Che lavoro fece per vivere?
Appena arrivato in America, per circa cinque mesi, ho lavorato nel ristorante pizzeria da mio zio, fratello di mio padre. Dopo ho iniziato a lavorare come falegname, facevamo mobili di ufficio, piu o meno per otto mesi, infine mi sono messo a lavorare in proprio come falegname.
10) C’erano altri compaesani che conosceva? C’era qualcuno ma veramente non c’è stata l’occasione di comunicare, abitavamo lontani.
11) Fece fortuna in America?
Io ho sempre lavorato, la mia Fede e la mia famiglia sono stati sempre la mia più grande fortuna. Nel 1967 ho conoscuto poi l’amore della mia vita e ci siamo sposati nel 1968.
12) Abbiamo due figli, un maschio e una femmina, quattro nipoti e due pro nipoti (con altri in arrivo).
13) Il suo nome e il suo cognome vennero tradotti in lingua inglese?
No, delle volte ho usato un soprannome inglese (Sam).
14) Può raccontarmi la sua storia in America?
Ho avuto sempre tanta fede in Dio, e nella nostra Santa Chiesa Cattolica. Ho lavorato sempre con il mestiere di falegname, però invece di fabbricare mobili mi sono messo a lovorare nella costruzione dei palazzi, di uffici, scuole, hotel ect. Il mio lavoro è stato sempre apprezzato dai miei superiori quindi presto mi hanno dato più responsabilità fino a quando sono arrivato ad essere il capo dei progetti (soprintendente).
Adesso, mi godo da 20anni la pensione. Per 47 anni sono stato membro della società “Knghts of Columbus” e ho ricoperto tanti ruoli, quindi conosco oggi tante persone e ho tanti amici in America. Oggi vivo a Linthicum Heights, Maryland.
15) Mantenne i legami con il suo paese?
Sì un po’, corrispondo con un paio di parenti, ma specialmente grazie a “facebook”, sono venuto a conoscenza e ho rincontrato tanti cugini, parenti, paesani, compagni di scuola, etc.. Ora infine, voglio ringraziare a te, Marco Fragale, per tenerci informati su quello che succede in paese e per aver ritrovato gli atti di nascita dei miei nonni. Un saluto a tutti i Gratteresi. Ciao, Vivat Isus.
In foto Santo Di Francesca, il padre Salvatore, i suoi fratelli e la sua numerosa famiglia oggi in America.