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Histoires de l’auteur
« Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti ». Da queste riflessioni scaturiscono le ricerche di Marco Fragale per Gratteri, il paese che lo ha visto crescere, dove ha trascorso gli anni più belli dell’infanzia.
Così, dall’età di 18 anni, inizia a raccogliere informazioni tra i più anziani abitanti del borgo e mettersi alla ricerca nelle fonti dell’Archivio di Stato e parrocchiali per riscrivere la storia di uno dei borghi più belli delle Madonie. Oggi, Marco Fragale insegna materie letterarie al Liceo di Brera di Milano ma non ha dimenticato le sue profonde radici, continuando a collaborare come Dottorando in Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Palermo occupandosi del repertorio onomastico siciliano.
Biografia
Marco Fragale nasce a Cefalù, splendida cittadina siciliana, nel 1983. Cresce a Gratteri, piccolo borgo medievale delle Madonie, dove trascorre gli anni più belli dell’infanzia. Nel 1992, all’età di 9 anni, si trasferisce con la famiglia a Termini Imerese, città del padre, rimanendo tuttavia sempre legato al paese dei nonni materni e dei ricordi.
Nell’anno 2002, per passione personale, a soli 18 anni, intraprende una ricerca a Gratteri, condotta tra “giovani” ottantenni, in archivi e luoghi di lavoro artigiano. Nello stesso anno si iscrive al corso di laurea in Lettere Moderne dell’Università degli Studi di Palermo dove si laurea nel 2007 presentando una tesi sul “Ciclo dell’anno a Gratteri”, evidenziando il legame tra cultura materiale e aspetti devozionali.
Nell’anno 2009, continuando i propri studi universitari, si specializza con il massimo dei voti in Filologia Moderna, con una tesi sul repertorio onomastico ufficiale e popolare a Gratteri, dal titolo Rattalùçiu..abberaffé! (Gratterese..magari!), una raccolta onomastica completa con interviste ai contadini e ai pastori del luogo.
Il lavoro di ricerca viene seguito all’interno della cattedra di Linguistica italiana dove ci si avvale della trentennale esperienza sul campo del gruppo di ricerca dell’Atlante linguistico della Sicilia diretto dal prof. Giovanni Ruffino, progetto che si propone di documentare il repertorio linguistico dei siciliani.
Nello stesso anno di laurea, la propria tesi e parte del lavoro da lui svolto nel corso degli anni (preghiere, ninne nanne, filastrocche, proverbi, formule e riti di guarigione, credenze popolari, ecc.), vengono presentati in occasione del XII corso estivo di dialettologia e linguistica storica tenutosi presso il Centro di Dialettologia e Etnolinguistica di Bellinzona, Svizzera (Repubblica e Canton Ticino) con la presenza di esperti dialettologi e docenti universitari.
Continua i suoi studi di ricerca che lo vedono impegnato anche nella consultazione diretta delle fonti in archivi comunali e parrocchiali, biblioteche, nonché presso l’Archivio di Stato di Palermo e nell’anno 2013 pubblica e presenta il suo primo volume della collana “Gratteri nel cuore” dal titolo « Rattaluçiu..abberaffé« ; – Cognomi e soprannomi di Gratteri dalla fine del secolo XVI agli inizi del XXI, considerata la prima raccolta onomastica completa di un comune siciliano.
Dal 2020 è Dottorando in Studi Umanistici presso l’Università degli Studi di Palermo occupandosi in particolar modo di un progetto di socionomastica storica di un’area delle basse Madonie.
Tra le esperienze formative e culturali la collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura del Lussemburgo dove nell’anno 2010 inizia come stager in seguito al progetto MAE CRUI, una collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo, occupandosi dell’organizzazione delle attività dell’Istituto e lavorando poi come insegnante di lingua e cultura italiana conseguendo successivamente la certificazione CEDILS in didattica dell’italiano a stranieri presso l’Università Cà Foscari di Venezia e l’attestato di esaminatore CELI presso l’Università per Stranieri di Perugia.
Nell’anno 2011 viene selezionato tra i giovani italiani a partecipare ad Hemispheres, un progetto europeo di scambio e formazione a Parigi, patrocinato dalla Commissione Europea, che prevedeva la partecipazione di 20 giovani provenienti da sette Paesi europei per discutere su questioni globali a favore della solidarietà internazionale in collaborazione con l’associazione Frères des hommes. Nel 2016 consegue il titolo di perfezionamento sul metodo d’insegnamento CLIL in lingua francese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 socio di ANFIS (Associazione Nazionale Formatori Italiani Supervisori).
Oggi, Marco Fragale è insegnante di materie letterarie presso il Liceo Artistico di Brera di Milano dove propone e realizza insieme ai suoi studenti progetti didattici originali (musical, opere teatrali, cortometraggi) di educazione alla legalità, alla difesa dei diritti umani, alla lotta alla mafia.
Tra questi il videoclip « Il silenzio è mafia » in ricordo di tutte le vittime di mafia, realizzato con gli studenti dell’ITSOS di Cernusco sul Naviglio, pubblicato su vari siti nazionali antimafia, quali Antimafia2000, 19luglio1992, e presentato in diretta a Telejato in occasione della visita con la propria classe a Pino Maniaci; il videoclip « I have a dream » sulla schiavitù moderna e la difesa dei diritti umani condiviso da Segnali di fumo, il magazine sui diritti umani di Amnesty International.
Nell’anno scolastico 2016-17 insieme agli studenti del liceo linguistico A. Gentileschi di Milano realizza il volume « Le parole che non ti ho detto… » interviste immaginarie e lettere a vittime di mafia, presentato in occasione della mostra ANSA l’eredità di Paolo Borsellino e della visita inaspettata a scuola di Salvatore Borsellino l’11 maggio 2017.
Sempre nello stesso anno si aggiudica con gli studenti del liceo Gentileschi, il 1° Premio al Concorso Nazionale Festival dei Diritti Umani con un pezzo radiofonico su Cosimo Cristina giornalista termitano ucciso dalla mafia.
Nell’anno scolastico 2018 insieme alla classe 4 FL dell’Istituto Gentileschi, si aggiudica ben due primi premi al Concorso letterario « Leggere il 900 » indetto dall’Istituto Leone XIII di Milano e premiato dallo scrittore Davide Enia.
I suoi progetti di cittadinanza attiva e percorsi sulla legalità realizzati durante gli anni, sono stati raccolti infine in un libro intitolato « La coscienza è conoscenza. Noi giovani contro la Mafia » pubblicato dalla casa editrice Lampi di Stampa.
Durante il tempo libero, una delle sue passioni è la poesia, partecipando a concorsi nazionali e internazionali. Nell’anno 2015 si aggiudica il terzo posto al Premio Letterario Internazionale « Edoardo Salmeri » organizzato dal Comune di Villabate (PA) con la poesia « Quella viuzza del mio borgo« . Dal 2016 al 2019 ha studiato recitazione teatrale a Milano presso la scuola IL FARO TEATRALE di Massimo Sabet.
« Così quando vengo a trovarti
riscendo le scale del tempo.
E mi vedo bambino oh mio paesello.
E odo voci riempire le vie, rivedo volti svaniti,
i colori di liete stagioni e un profumo d’antico… ».Da “Quella viuzza del mio borgo” di Marco Fragale Premio Letterario Internazionale “Edoardo Salmeri” 2015