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Adventures And Experience

Via Parisea

Uno dei punti più alti per osservare con un solo sguardo la parte più nuova di Gratteri che vi apparirà innanzi a voi, in tutto il suo fascino. Questa è via Parisèa, una nuova strada scavata interamente nella roccia alla fine del Novecento, che prende il nome dal racconto del gratterese Ciccu Di Maria, “La sciarra di mastru Gnaziu cu mastru Antuninu” ispirato ad una storia vera da cui ha preso spunto Enzo Battaglia per il suo romanzo Parisea, pubblicato nel 2001.

Il sogno di un Garzone Di Bottega

Nel 1896, un garzone di bottega, Ignazio Parisi, immagina una nuova città ideale, bellissima, da costruire come una splendida terrazza sopra la vecchia città di Gratteri sotto la rocca di San Vito. Un paese senza disperazione, miseria, sopraffazioni, in cui vivere sarebbe stato bellissimo e nessuno avrebbe voluto più abbandonare per emigrare in America. In questa nuova città però, solo i più giovani e i più belli avrebbero potuto viverci, motivo che sfocerà in una furiosa lite nella bottega di mastro Antonino Pagliaro.

La sua iniziale pazzia diventerà dunque un sogno che piace, coinvolge e unifica tutti i suoi compaesani che vogliono costruirla e chiamarla Parisèa dal cognome di chi l’ha progettata. Oggi, passare da quella via è d’obbligo se volete regalarvi l’emozione di immaginare anche voi il sogno di Ignazio Parisi. Vi si aprirà un panorama siciliano affascinante dove, in passato, i ragazzi del paese solevano comunicare con le proprie fidanzate dai punti più alti di quella rocca, come un telefono senza fili.

E forse, se siete fortunati, potete ancora ascoltare l’eco di Ciccio Picciotta – l’impiegato comunale degli anni ’50 – che posizionandosi sopra quella collina, con un urlo poderoso, soleva avvisare l’intera comunità su eventi improvvisi o comunicazioni importanti come la riapertura delle scuole: “Dumani matina si rapunu i scuoli, maschili e femminili”.