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La storia di Giacomo di Bella e dei suoi figli in Argentina

La storia di Giacomo di Bella e dei suoi figli in Argentina

“Non piangere per me Argentina, la verità è che non ti ho mai abbandonato…” Con queste parole tratte dalla popolare canzone “Don’t cry for me Argentina” vogliamo introdurre la prossima storia raccontata da Carlos Di Bella, argentino ma di padre gratterese, emigrato a Buenos Aires nel 1959.

L’Argentina, è stata per molti anni la meta di tanti emigranti italiani, distrutti dall’incubo della guerra e in cerca di un futuro migliore. L’America Latina infatti, era tutta da costruire e le promesse erano grandi per milioni di europei.

Fu così che si partiva per l´Argentina, il Venezuela, il Brasile e dopo qualche tempo, si chiamava il resto della famiglia. Il papà di Carlos si chiamava Giacomo Di Bella nato a Gratteri il 27 febbraio del 1945, figlio di Biagio (Blas) Di Bella (di Caronia) e Sebastiana Matassa nata a Gratteri nel 1917 da Giacomo (classe 1873, fu Giovanmaria e Sebastiana Santino) e da Rosaria D’Agostaro (classe 1884, fu Antonino e Rosaria Cortina).

Giacomo cresce a Gratteri frequentando le scuole elementari e subito dopo lavorando, fino all’età di 14 anni, come garzone di bottega dove impara a realizzare opere artigianali intrecciando ceste di vimini.

Tuttavia, nel 1959 il padre si convince a lasciare la Sicilia per raggiungere dei parenti in Argentina portando con sé la moglie e i suoi quattro figli: Antonio, Giacomo, Salvatore e Angela. Così il giovane lascia definitivamente la sua terra, saluta gli amici d’infanzia e i suoi nonni, che non rivedrà mai più.

La famiglia arriva a Genova dove si imbarca su una nave che parte per Buenos Aires. Il viaggio è estenuante e dura parecchie settimane, fino a quando, il 2 novembre 1959, arrivano finalmente a Buenos Aires. Al loro arrivo trovano accoglienza presso alcuni zii, Giacomo Matassa e Tias Di Bella.

Poiché le condizioni in cui si trova la famiglia sono modeste i figli iniziano subito a lavorare. Giacomo trova lavoro come apprendista per la produzione di calzature, fino a quando, dopo 10 anni di profondi sacrifici, all’età di 24 anni, riesce finalmente a comprare una casa per la madre. Intanto la famiglia si allarga sposando Susana Olivastri che gli darà tre bellissimi figli: Carlos, Luis e Daniel di Bella.

Nel 1979 poi, mantiene la promessa fatta alla madre subito dopo aver lasciato Gratteri, quella di riportarla indietro ad incontrare i suoi fratelli: Gianmaria, Angelo, Antonio, Giuseppe, Giacomo, Salvatore, Rosaria, Santa. È una grande festa. La famiglia Matassa dopo tanti anni è di nuovo riunita.

Purtroppo quella sarà l’ultima volta che la madre Sebastiana rivedrà Gratteri e i suoi parenti. I ricordi che affiorano a Giacomo dopo 20 anni dalla sua partenza sono davvero tanti. Ogni quartiere, ogni angolo del paese conserva dei momenti indelebili passati con la sua compagnia: le scuole, l’orologio, la Grotta Grattara, la Scala.

La famiglia Di Bella fa ritorno in Argentina con una valigia carica di emozioni. Giacomo riesce ad avviare una sua attività in proprio dove lavorerà per il resto dei suoi giorni. Il suo nome viene tradotto in Santiago. Oggi i suoi tre figli lavorano insieme nel negozio del padre che si chiama ancora “Da Giacomo” e continuano a produrre calzature a Buenos Aires.

Il loro negozio rappresenta un pezzo di Sicilia in Argentina, dove non possono mancare le foto di San Giacomo e di Gratteri che portano sempre nel cuore. Giacomo Di Bella muore in Argentina il 13 gennaio del 1994. ll fratello Antonio sposerà Olga Maldonado e dopo la crisi economica del 2001 ritorna a Gratteri con tutta la sua famiglia dove muore poi nel 2003.

Salvador sposerà Matilde Caporale (morirà in Argentina nel 2006) e Angela sposerà Armando Diaz trasferendosi a Cuneo. Gratteri resterà per i figli un luogo dove far ritorno in vacanza per ritrovare la pace e soprattutto un solido legame con quella che è da sempre stata la vera fortuna del padre, la sua famiglia.

L’Argentina invece è oggi il paese con la più grande comunità di cittadini di origine italiana nel mondo. Nella prima foto Sebastiana Matassa e i figli Antonio, Giacomo, Salvatore e Angela appena arrivati a Buenos Aires nel 1959. Nelle foto successive, Giacomo Di Bella, figli e nipoti e il loro negozio di scarpe a Buenos Aires. Foto di Carlos Di Bella.

Ricostruzione di Marco Fragale #iltempodelritorno